La Citisina è un farmaco di origine vegetale per il trattamento del tabagismo.
È contenuto nella Cytisus Laburnum, un piccola pianta dai fiori giallo oro, diffusa nelle aree meridionali dell'Europa centrale e in Italia. Tutte le parti della pianta contengono l'alcaloide Citisina, da cui si ricava il farmaco, ma la maggior quantità si trova nei semi.
A partire dal 1960, è stata utilizzata nell’Europa dell’Est come trattamento per la cessazione dal fumo. La molecola, registrata sotto il nome di Tabex, si è molto diffusa, giungendo a segnalare la vendita nella sola Polonia nel 2013 di circa 600.000 confezioni. L’interesse per la molecola è cresciuto fortemente dal 2006 ad oggi, dopo circa 40 anni di esperienza in Bulgaria, Polonia e altre regioni orientali europee. Sono ora disponibili studi clinici, pubblicati su riviste scientifiche internazionali tra le più importanti, come ad esempio il New England Journal, che suggeriscono una elevata efficacia e una buona tollerabilità. I dati finora disponibili mostrano una sostanziale similitudine con la vareniclina, uno dei farmaci per smettere di fumare maggiormente utilizzati. Tale somiglianza è dovuta al fatto che la vareniclina si può definire chimicamente un derivato della citisina.
La Citisina è un agonista parziale dei recettori colinergici, sensibili alla nicotina. La molecola ha quindi una duplice azione: rende meno gradevole il fumo e al contempo ha un effetto "nicotino-simile" che viene sfruttato per minimizzare gli effetti indotti dall’interruzione dell’assunzione della nicotina conseguente alla sospensione del fumo.
L’interruzione dell’uso del tabacco, e quindi dell’assunzione di nicotina, comporta una serie di sintomi da astinenza quali spossatezza, stanchezza, scarsa concentrazione e irritabilità. La Citisina, agendo sugli stessi recettori della nicotina, ne imita gli effetti, minimizzando la sindrome da astinenza e permettendo al paziente di intraprendere un percorso di disassuefazione dall’uso del tabacco. Il trattamento con citisina è generalmente ben tollerato. Gli effetti più frequenti sono nausea, vertigini e insonnia.
SMILE, Screening and Multiple Intervention on Lung Epidemics, è uno studio prospettico randomizzato di prevenzione primaria e secondaria rivolto a 2000 forti fumatori o ex fumatori da non più di 10 anni, con un consumo medio di 20 sigarette al giorno per 30 anni, con un’età compresa tra i 55 e i 75 anni. Lo studio combina diversi interventi, quali il trattamento del tabagismo con un farmaco naturale, la Citisina, la riduzione dei livelli d’infiammazione cronica con acido acetilsalicilico a basso dosaggio - CardioASA, la modifica mirata della dieta e dell’esercizio fisico, associati a un programma di diagnosi precoce con TAC torace annuale a dosi minime e all’analisi dei miRNA nel plasma. Gruppo di lavoro: Istituto Nazionale dei Tumori Chirurgia Toracica (coordinatore), Analisi chimico cliniche e microbiologia, Pneumologia Centro antifumo, Epidemiologia e prevenzione, Radiologia diagnostica e interventistica, Genomica tumorale, Farmacia studi clinici e sperimentali - Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Epidemiologia e stili di vita.
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